La cronaca

Siamo al nono anno. Nove anni di concerti dei Pooh. Per la terza volta in un palasport, il Palaverde di Treviso. Il concerto doveva iniziare alle 21, preceduto da 4 brani di un esordiente, tale Giovanni Danieli noto per il brano "Un coro di anime". Io sono arrivato sul luogo, dopo un percorso un po' travagliato, alle 17, orario che mi ha consentito di guadagnare un'ottima postazione di attesa, proprio davanti a una delle porte di ingresso più vicine al palco (grazie alla dritta di una ragazza li presente). Le premesse per una grande serata c'erano e la voce che fossero presenti la RAI con "La cronaca in diretta" (per una diretta parziale dello spettacolo), e Canale5 con "Anteprima" (in onda Domenica 2 Febbraio) non facevano che aumentare l'eccitazione generale.

Galleria immagini

Il Palaverde
Il mitico palasport di Treviso,
sede del concerto...

Il palco
Che palco strano... e che bella idea!

Giovanni Danieli
Giovanni Danieli suona bene ma...
non era lui che aspettavamo :-)

Si comincia!
"Ciao e benvenuti
a questo nostro nuovo concerto!!!"

Roby al piano
... io lo vedevo proprio così!

Red Canzian
"...tutti assieme, dai!"

Stefano e Roby sulla passerella
La passerella: gli spettatori entrano a far parte del palco!

Il coro Gospel
C'è bisogno di un piccolo aiuto...

Red, Stefano, Roby e Dodi salutano
...Ancora tra un anno...

L'attesa si è consumata in compagnia di un paio di ragazzi e ragazze che mi avevano riconosciuto da un precedente spettacolo. Si è parlato chiaramente di Pooh, riascoltato il disco che una dei 4 aveva su cassetta, piantato l'orecchio contro le porte per riconoscere i brani provati ("... "Amici X sempre"..." "Il cielo è blu..." ... è... ZITTI!!!... RISVEGLIO! Si! Ho riconosciuto il suono usato!") e fatto diversi scherzetti agli altri, tipo "ehy, guarda Stefano!" -e tutti si giravano- o ancora peggio, visto che i due ragazzi fanno pianobar e uno di loro imita molto bene Roby, accennato una canzone col risultato di zittire tutti e far convergere su di noi l'attenzione :-)

Passate le due ore di rito (e di freddo :-) ci hanno fatti entrare. Folle corsa per guadagnare la posizione migliore. Inizialmente la forma del palco ci ha un po' confusi: al centro era presente una larga passerella che avrebbe poi consentito ai Pooh di cantare e suonare circondati dal pubblico. Dopo lo stupore iniziale ho guadagnato un posto in primissima file, tanto bello che mi sembrava impossibile. E infatti lo era: ci hanno fatti uscire causa altre prove (del Danieli) sgrunt :-)

Dopo pochi minuti comunque siamo potuti rientrare (eravamo potuti restare nel palasport, dietro alle porte interne) e recuperare i nostri posti. In particolare io mi sono aggiudicato una posizione angolare perfetta che mi ha consentito un'ottima visuale in tutti i momenti dello spettacolo.

L'attesa è continuata altre due ore, nelle quali il Palaverde si è andato via via riempiendo, sino a vedere ogni singolo posto, dalle scalinate al parquet, occupato. A intrattenerci solo un rullo luminoso abbastanza banale (ormai lo usano anche i negozi di alimentari!) ma divertente: oltre ai messaggi promozionali sugli sponsor erano presenti frasi goliardiche, tipo "Qualcuno di voi ha perso un rotolo di banconote tenute insieme da un elastico? È stato ritrovato.......... l'elastico." o "L'auto targata ADH1123HI1 parcheggiata all'ingresso fa schifo! Il proprietario è pregato di disfarsene" e via dicendo. Per non parlare di messaggi come "il concerto inizierà fra X minuti" dove X aumentava invece di diminuire... grrrr

Finalmente alle 21 si spengono le luci e arriva il signor Danieli. Esegue i suoi quattro brani (il primo bello, il secondo scemo, il terzo carino ma noi aspettavamo i Pooh, il quarto, unico brano non inedito e abbastanza noto, era carino ma... volevamo i Pooh!!!). Comunque è uscito di scena fra applausi meritati. Le luci si sono riaccese ma solo per pochi minuti, dopo di che buio, urla, accensione dei riflettori, urla, musica in crescendo, urla e poi...

A volte ci si incontra,
ci si assomiglia
e allora si fa un tratto di strada insieme.
Poi, a volte, ci si combatte,
ci si ritrova
o magari ci si perde...
Ma quando c'è qualcosa
che ti rimane dentro
che né il tempo
né le tempeste della vita
riescono a cancellare
allora vuol dire che si è... amici per sempre!

Ovazione al parlato di Facchinetti!

Dopo un piccolo incidente tecnico ("Avevamo fatto una partenza bellissima!" ha detto Red, mentre Dodi cambiava chitarra) si inizia con "Amici X sempre". Le promesse sul sistema audio sono state mantenute: pur essendo in prima fila sotto il palco, distinguevo benissimo ogni suono. Ed essendo davanti a migliaia di persone avevo anche il "ritorno" dei cori. Posso prorio dire che abbiamo cantato TUTTI, a squarciagola, TUTTI i brani.

"Amici X sempre" e "Fammi fermare il tempo". Poi i quattro introducono lo spettacolo dandoci il benvenuto. E si riparte con "Cercando di te" in cui Red inaugura la passerella andando a cantare "immerso" nel pubblico e facendomi capire di essere letterarmente nello spettacolo, visto che per seguirlo con lo sguardo venivo illuminato e potevo vedere le stesse luci che illuminano e sono viste dai Pooh. Stupendo, come è stato stupendo quando Facchinetti è andato al piano posto nel centro della passerella: ero in linea d'aria con lui e lo vedevo suonare! Meglio di un concerto visto in TV! E a proposito di TV, sin dall'inizio sul palco è stato presente un cameraman RAI dotato di SteadyCam! Il suo compito era registrare immagini delle parti dello spettacolo non mostrate in diretta.

Mentre si alternavano successi recenti e passati, l'entusiasmo cresceva e cori, applausi e saluti ai Pooh si susseguivano. La scelta fra i brani prettamente acustici e quelli eseguiti con strumentaziome elettronica è stata azzeccatissima, così come i crescendo musicali e la suite di brani strumentali (la parte iniziale de "Il ragazzo del cielo", "Odissey" che credo in pochi abbiano riconosciuto, "Risveglio" e "Viva").

Alle 22 e 30 poi il tripudio, l'annuncio dell'inizio della diretta televisiva. Il cameraman RAI ha cominciato a muoversi ancora più freneticamente, forse guidato via radio da un regista folle che lo mandava di qua e di la, in cerca dei Pooh e... di noi! Inquadrato di sicuro più di una volta ho continuato imperterrito il mio dovere: cantare con i miei Pooh tutti i loro brani! Al povero cameraman è anche capitato, come mi è stato poi raccontato, di prendere la rincorsa all'indietro sulla passerella e fermarsi miracolosamente solo a pochi centimenti dalla fine!

Grandissimi cori per le canzoni più recenti o più amate, come "Innamorati sempre innamorati mai", cantata metà usando solo le voci e l'altra metà con gli strumenti. La prima parte è stata eseguita sulla passerella, col risultato che cantandola rivolto verso di loro avevo negli occhi gli stessi tre grandi riflettori che illuminavano i Pooh e le migliaia di persone sulle scalinate. Veramente emozionante, era come calarsi nel loro ruolo! Ho cantato per un attimo a occhi chiusi, per la troppa luce, e mi sono quasi sentito un Pooh. Aggiungo questa nota dopo quasi due anni ma l'emozione è la stessa!

E parlando di cori come non ricordare "Uomini soli" dove per la prima volta Roby ci ha lasciato una particina :-), "Stare senza di te" e "La donna del mio amico" che ha ricevuto la stessa accoglienza di brani storici come "Tanta voglia di lei" o "L'altra donna". Ma il momento di vera emozione e sorpresa l'ho vissuto quando l'intero palasport ha intonato il "Padre nostro" dei Pooh ("C'è bisogno di un piccolo aiuto") eseguita assieme a un coro Gospel. In realtà sembravano più fantasmi che un coro dato che erano vestiti con lunghe tuniche rosse e si muovevano ondeggiando dolcemente. Un plauso a Giovanni Danieli per l'ottima direzione. Con l'occasione ricordo anche Piero Vallero, il bravissimo sassofonista nonché tecnico dei Pooh che da qualche tempo li accompagna nelle esecuzioni più dolci.

Così si concludevano la diretta e la prima parte del concerto, ma niente pausa: luci piroettanti e cori di "fuori! fuori!" mentre il mitico logone dei Pooh ci illuminava. E rieccoli, circondati da braccia protese in segno di saluto (ed è stato allora che il mitico Facchinetti che ormai mi vede li sotto da 10 anni, mi ha salutato in maniera più che evidente!), pronti per il primo bis, con "Pronto, buongiorno è la sveglia", "Non siamo in pericolo" e tanti altri brani di quelli ben rockettari, adatti a un concerto del genere, dove oltre a cantare si può anzi si deve tenere il ritmo con gli applausi (e chi non sente il tempo basta che si faccia dirigere dal Facchinetti come ho fatto io :-)

Ancora un bis: saluti ai tecnici, qualche battuta e la meravigliosa "Noi due nel mondo e nell'anima" seguita dai grandissimi "Vieni fuori", "Piccola Katy", "Tanta voglia di lei", "Nascerò con te" e "Pensiero" (che ha fatto letterarmente tremare il palazzetto e che abbiamo potuto cantare... guardandoci in faccia!). Infine visto che si PUÒ essere amici per sempre, riecco, per la gioia di un pubblico alle stelle, "Amici X sempre", suonata con ancora più energia e forza.

Finito? No! Sulle classiche note di "Ancora tra un anno" una sorpresa: Champagne e grande torta per il trentennale. Ringraziamenti al pasticciere, soffio sulle candeline e Champagne per noi: i quattro Pooh, una bottiglia a testa, si son ingegnati per stapparle e bagnarci il più possibile. In particolare Stefano ha realmente puntato su di me, dandomi per altro la possibilità di BERE qualche goccia :-) HIC!

Ancora ovazioni e sempre su "Ancora tra un anno" i Pooh si eclissano dietro il sipario. Si chiude così una grandissima serata, sotto tutti i punti di vista. Ah no, c'è il piacevole ritorno in auto con l'amico Manuel (gentilmente offertosi di venirmi a prendere nonostante gli impegni precedenti che gli hanno impedito di assistere allo spettacolo), parlando di musica e film.

Il commento

Dal lato tecnico si è trattato di uno spettacolo ben realizzato. La parte audio come già detto è stata curata in maniera particolare: speciali amplificatori sospesi hanno assicurato una ottima diffusione sonora priva però dei classici rimbombi da palasport. Buone anche le luci "intelligenti": dei fari pilotati dal computer (quale? :-) che si "adattavano" ai brani. Belli ma devo dire che mi è un po' mancato l'intenso uso dei proiettori luminosi del 1995. Ne sono stati usati e d'effetto ma in quantità minore che nell'ultimo spettacolo.

A parte il piccolo incidente tecnico iniziale (una chitarra "crashata") tutto ok anche per i Pooh. Ottime sonorità ed esecuzioni. Tutti e quattro in forma, Facchinetti anche più che in passato. Fra parentesi il ragazzo che fa pianobar mi diceva che pur avendo Roby cambiato intonazione vocale le tonalità che raggiunge sono sempre troppo alte per i più e che lui deve regolarmente abbassare i brani che propone.

Variegata la scelta delle canzoni, per quanto dalle premesse speravo in un numero maggiore di "riscoperte" dal passato remoto o fra i brani meno eseguiti dal vivo, mentre gli unici a colpirmi in questo senso sono stati "Odissey" e "Risveglio". Beh anche "Tu dov'eri", ma non è poi vecchio (solo 10 anni!). Eseguiti tutti i brani dell'ultimo album. Una novità per i Pooh che abitualmente ne estraggono solo alcuni. La cosa si può spiegare con il successo con il quale ogni singolo è stato accolto e dal fatto che gli stessi sono abbastanza diversi fra loro.

Ma la cosa più bella e che meglio ricorderò, più della televisione, forse più del saluto di Roby e dello champagne, tutti comunque momenti di una "storia" dei Pooh in cui sono entrato a far parte, è l'essere stato in un certo senso NEL palco. Con i Pooh "dietro" di me, in diagonale precisa con Roby che come detto potevo vedere suonare il piano, e illuminato dalle stesse loro luci, è stato proprio come essere uno di loro, cantare con loro, vedere ciò che vedevano loro. Bellissimo. Chi mi ha visto durante "Innamorati sempre innamorati mai" ha detto che irradiavo luce e si "vedeva" la mia felicità. E ha ragione!

Una curiosità: anche Stefano ha voluto provare a suo modo un'esperienza diversa, andando a cantare "Le donne mi hanno detto" sulla passerella, rivolto verso il palco dove gli altri tre suonavano. Insomma se noi abbiamo visto lo spettacolo come lo guardano abitualmente loro, forse lui ha voluto mettersi per un attimo al nostro posto.

Che scrivere di più? Grazie Pooh. Grazie di esserci e della gioia che i vostri brani e la vostra simpatia nei rapporti con i fans sanno trasmettere a molta, moltissima gente che si ritrova assieme per divertirsi e sognare con voi. Grazie, grazie dell'opportunità che avete dato, in questo tour, di vivere il concerto "con voi".

La scaletta

Chiaramente non può mancare la scaletta, seppur in ordine non troppo preciso.

Medley strumentale:

Primo bis:

Secondo bis:

Per saperne di più

Alcune curiosità:

Le immagini di questa pagina sono tratte dal concerto dei Pooh tenutosi al Forum di Assago del 17 Febbraio 1997 e sono state realizzate e rese disponibili dal sito internet ufficiale www.pooh.it.