E' bello pescare. Si può stare soli, in un ambiente più salutare, a contatto con la natura...
Così almeno dicono in molti. Ma per il pesce è altrettanto bello? Ecco come viene vissuta la pesca dal suo punto di vista!

Un pesce nuota sereno nel suo mondo.
D'improvviso vede un qualcosa che gli fa venire l'acquolina in bocca. Lo raggiunge, apre la bocca e si trova un gancio che gli massacra la carne!
Neanche il tempo di capire e, terrorizzato, viene portato verso la superficie fra dolori inimmaginabili, visto che il gancio che lo imprigiona è conficcato nel suo corpo, nella sua bocca.
E' spaventato e agitato, cerca di divincolarsi e più lo fa più soffre.
Alla fine esausto si ritrova fuori dall'acqua e in pochi minuti muore soffocato. Ma l'agonia non è indolore: la bocca è devastata e sanguinante ed il corpo gli fa male a causa dei colpi dati al duro terreno ad ogni disperata contorsione dovuta alla mancanza d'aria.
Questo se è un pesce di piccole dimensioni (magari cucciolo!), se è più grande viene ucciso a bastonate in testa.

Allora, la pesca è ancora una bella attività?

Per chi lo pratica forse. Io però penso ai pesci.

Ah, ma c'è la "pesca sportiva": dopo lo stress della cattura il pesce viene liberato. Più civile, vero? Non lo uccidiamo. Lo torturiamo e basta.

Queste azioni fatte sull'uomo sarebbero giustamente considerate orribili crimini. Ma sugli animali è tutto permesso. Tanto non possono obiettare.