Il testo di "Dall'altra parte" appartiene agli autori ed è riportato parzialmente e come fonte ispiratrice del racconto.

Potete ascoltare la versione integrale della canzone che fa da colonna sonora al racconto in questa emozionante versione dal vivo.
La cosa migliore è leggere il racconto ascoltando la canzone visto che fa riferimento all'intero testo.

La storia

Oggi tutto è collegato, si può parlare anche con chi vive lontano, si può conoscere chiunque, magari in vacanza, magari durante un viaggio, magari per caso, poi scambiare un contatto e portare gli amici per sempre con sé.

Non è stato sempre così. Non lo era prima dell'invenzione delle telecomunicazioni e quando c'erano Stati chiusi su sé stessi perché chi li guidava cercava di proteggere i propri cittadini impedendo loro troppi contatti con il mondo esterno, giudicato pericoloso.

Due persone si incontrano e fanno amicizia in un viaggio in quella Russia che allora era un mondo lontano.

Dall'altra parte fanno estate i girasoli
e la vodka nasce nei granai
e sanno aggiustarsi le macchine da soli
aspettando la domenica...

Lui è già ripartito e ricorda il mondo di lei, un mondo che adesso è dall'altra parte di un muro invalicabile.

Dall'altra parte
hanno gli alberghi dello stato...
...E tu sognavi lontano,
lontano,
più lontano di me...

Lui pensa a posti lontani. Vive in un'epoca nella quale i ricordi sono l'unico modo di associare colori ai nomi dei luoghi ma così c'è più tempo per condividere le parole e i pensieri di chi sogna lontano.

Dormiva il grande Oriente
dietro l'alba popolare
e io ero già partito
senza il tempo di arrivare...
...ma visto che da un po'
non perquisiscono i pensieri
sarai da questa parte,
anche se tu non lo saprai.

Anche il più bello dei viaggi termina e poi non ci si può risentire, però le amicizie che nascono non muoiono solo per questo. Il bene dato e il bene ricevuto restano per sempre nell'anima delle persone, anche se le figure piano piano sbiadiscono per fare spazio ad altra vita.

...E la milizia insegue ombre
e malinconia
sui viali senza fine
della periferia...

Quel mondo lontano, così diverso, così irraggiungibile è fonte di ricordi che restano indelebili, quando non vengono avvelenati dalla malinconia fine a sé stessa di un distacco inevitabile, ma al contrario vengono cullati dalla gratitudine del tempo condiviso.

...e sei da questa parte
anche se non ci rivedremo
forse mai.

Nulla di ciò che è buono si perde, nulla di ciò che ha fatto del bene è stato vano e nessuno viene dimenticato. Ma lei deve continuare la sua vita in quella piazza dritta sull'arcobaleno, perché quello è il suo tempo e il suo mondo e non lo deve bruciare nella nostalgia!

Sarebbe forse stato meglio non incontrare quel turista, quel giorno sulla Piazza Rossa? No, e allora quell'amicizia di un attimo va rispettata non vivendo nella malinconia ma tenendo nel cuore ciò che di buono ha dato e facendone tesoro per continuare il cammino.

FINE

Nota bene: questo racconto è proprietà esclusiva dell'autore. E' vietata la riproduzione e diffusione anche parziale del testo su altri siti web senza previa autorizzazione scritta. Il racconto può essere proposto ai bambini come recita o come semplice lettura in qualsiasi ambito (casa, scuola, centri di sostegno e ricreativi, strutture di solidarietà, ospedali, ecc) purché senza finalità di lucro. Mi farebbe piacere sapere dove e come viene raccontato, quindi scrivetemi!