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Introduzione

Parlando di browser il pensiero istintivamente corre a Netscape e Microsoft Explorer. Al più, per gli addetti ai lavori, a Lynx oppure Opera. E comunque a programmi per Windows, Mac o Linux. Pochi sono a conoscenza di un microcosmo, quello Amiga, nel quale esistono ben tre browser alternativi in costante sviluppo e crescita.

Come ormai tradizione, anche nel settore Internet Amiga non ha potuto contare sull'interesse delle grandi aziende. Né Netscape, né tantomeno Microsoft hanno mai pensato di convertire i propri prodotti per la ex piattaforma Commodore. Ci ha provato Opera, ma, a seguito di rilevazioni di mercato, il progetto è stato abbandonato quasi subito. La comunità Amiga ha dovuto quindi fare da sola. A metà degli anni Novanta, con l'esplosione del fenomeno web e la crescente richiesta di software adeguato da parte degli utenti, diversi programmatori decisero di mettersi all'opera.
Il primo browser ad approdare su Amiga fu un port di NCSA Mosaic. Se l'originale rappresentava un'innovazione epocale rispetto alle modalità di accesso alle risorse di rete utilizzate sino ad allora, la versione Amiga era lenta, goffa e inizialmente priva anche del supporto degli elementi basilari di HTML 1.0. Comunque già così permetteva, fra un crash e l'altro, di accedere ad un nuovo mondo in grigio e blu (di colori, all'epoca, neanche l'ombra).
Quella situazione, che portò gli utenti più scettici a sostenere l'inadeguatezza di Amiga per l'utilizzo in rete, non poteva certo durare. E infatti nel giro di pochi mesi vennero annunciati diversi progetti "nativi", cioè realizzati su Amiga, per Amiga, seguendone funzionalità e filosofia. E fu così che, fra l'inizio del '96 ed i primi mesi del '97 videro la luce i tre browser tuttora utilizzati e sviluppati: AWeb, IBrowse e Voyager.
Pur se con un supporto HTML di poco superiore rispetto a quello offerto dal port di Mosaic e funzionalità ridotte al minimo, i nuovi browser colpirono per la loro relativa stabilità: finalmente era possibile navigare senza che la macchina andasse in crash per l'invio di un modulo (cosa che stupì gli utenti di AMosaic, talmente abituati all'evento da considerarlo ormai naturale).
Negli anni i tre browser si sono evoluti, dapprima con l'aggiornamento alle nuove specifiche HTML, seguito poi dal supporto delle estensioni introdotte da Explorer e Netscape e dei linguaggi di scripting come JavaScript, sino ad arrivare a funzionalità inedite rispetto ai programmi più blasonati.  Proprio queste ultime, sommate alla stabilità e alle richieste hardware davvero minime (generalmente un 68020 con 2 o 4 MB di RAM) hanno contribuito a dare ai browser Amiga quel tocco di classe che spinge molti utenti a preferirli e dichiararli, per certi versi, superiori anche ai contendenti celebri. E tutto ciò nonostante i limiti che un mercato come quello di Amiga impone (software a pagamento, assenza di plugin come RealAudio e standard sempre un passo indietro rispetto alle ultime novità).
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche più interessanti dei tre, tenendo presente che, nel corso degli anni, molte delle funzionalità nate su uno specifico programma sono state implementate anche negli altri.

I browser

IBrowse 2.1

IBrowse è il primo browser scritto direttamente per Amiga.

Immagine IBrowse al lavoro. Notare, in basso, la lista dei cookie ed il cache browser con la struttura ad albero.

E' stato realizzato dallo stesso gruppo di lavoro che aveva effettuato il port di Mosaic. Oltre alle funzionalità ormai basilari per qualunque browser (supporto di HTML e JavaScript, decodificatori interni progressivi per le immagini, ecc.), presenta diverse caratteristiche peculiari particolarmente interessanti.
Come Voyager, utilizza MUI (con le conseguenze del caso relativamente alla configurabilità estetica dell'interfaccia). Gli utenti dotati di sistemi AGA, la cui memoria grafica è limitata a soli 2MB, trovano in IB un valido sostegno: il programma può infatti memorizzare le immagini nella memoria di uso generico (potenzialmente illimitata) e trasferirle in quella grafica solo quando necessario. Sempre agli utenti AGA è destinata un'ottima funzione di dithering delle immagini che permette di apprezzare la grafica dei siti anche quando si naviga con 256 (o meno) colori.
Un'altra funzione interessante, al momento unica nel suo genere, è la possibilità di utilizzare la stessa finestra per navigare su più documenti.  Non ci riferiamo al supporto dei frame HTML, ma alla capacità di IBrowse di associare ad ogni finestra un menù che consente di visualizzare diversi documenti. Una caratteristica utile per chi, non disponendo di risoluzioni elevate, si troverebbe in difficoltà con lo schermo invaso dalle finestre.


Immagine IBrowse, impostazioni specifiche per i singoli siti. Una funzione utilissima.

IBrowse consente di configurare a piacimento il menù contestuale attivabile quando il mouse si trova sopra un link, un'immagine o all'interno di un frame. In questo modo diventa possibile estendere le funzionalità del programma tramite l'utilizzo di script o comandi esterni, ad esempio per automatizzare l'attivazione di un download manager.
Una caratteristica introdotta solo di recente ma già divenuta irrinunciabile per gli utenti di IBrowse è la possibilità di configurare diverse opzioni a seconda del sito che si sta visitando. A chiunque faccia un uso intenso del web sarà capitato, ad esempio, di dover disattivare il caricamento delle immagini su una pagina particolarmente pesante, salvo poi riattivarlo appena lasciato il sito. Con IBrowse il problema è risolto alla radice: tramite l'opportuna sezione delle impostazioni è possibile inserire vari indirizzi cui associare una configurazione specifica di alcune opzioni. Si potranno così avere siti nei quali il supporto JavaScript viene disattivato, oppure dove caricare le immagini ma non le animazioni, o ancora, siti fidati da cui accettare tutti i cookie, ecc.
Anche fra le funzioni tradizionali IBrowse si distingue positivamente. Per fare un esempio, l'opzione per navigare all'interno dei documenti memorizzati dal browser (la cache, insomma), presenta una struttura ad albero divisa per sito. Questa soluzione facilita notevolmente la ricerca di un singolo elemento, si tratti di una immagine, di un documento o altro.

Voyager 3

Voayger, della tedesca VaporWare, una ditta che ha fatto del software Internet la propria ragione di vita (da loro vengono anche l'impareggiabile AmIRC, programmi per la lettura dell'E-Mail e numerosi altri tool Internet per Amiga), è un browser che punta sull'integrazione con AmigaOS ed il software esistente, a partire da MUI.


Immagine In primo piano le impostazioni MUI relative alla classe "tear-off". Notare la mutata disposizione delle toolbar in Voyager: sono bastati pochi clic!

MUI è un'interfaccia grafica aggiuntiva che, oltre alla totale configurabilità di ogni possibile elemento, supporta classi esterne realizzate da terzi. Grazie a MUI Voyager può contare su un aspetto particolarmente moderno e simile a quello dei più recenti browser PC, offrendo toolbar con pulsanti in rilievo al passaggio del mouse ed il famoso effetto "tear-off", la possibilità, cioè, di decidere la posizione delle barre degli strumenti semplicemente trascinandole con il mouse.
AmigaOS permette a Voyager, così come agli altri browser Amiga, di riconoscere non solo i formati grafici per i quali dispone di un decodificatore interno (i classici GIF e JPEG) ma anche tutti quelli supportati dal sistema dei datatype (tipi di dati). Detta infrastruttura è stata introdotta in AmigaOS 3.0 (1992) per consentire ai programmi di gestire in maniera trasparente formati grafici, audio o testuali di qualsiasi tipo. L'utilità dei datatype è risultata particolarmente evidente con la nascita del formato grafico PNG: non appena è stato rilasciato un datatype per gestirlo, i browser Amiga, con largo anticipo rispetto agli altri, sono stati immediatamente in grado di visualizzare immagini PNG all'interno delle pagine web.


Immagine Voyager. Stiamo memorizzando, tramite Contact Manager, il sito del produttore.

Ma i vantaggi dell'integrazione non si fermano qui. VaporWare, come detto, ha realizzato numerosi altri programmi per Internet. Fra questi spicca Contact Manager, una sorta di indirizzario centralizzato nel quale è possibile memorizzare, tramite una semplice GUI, informazioni relative a URL e indirizzi di utenti (con annesso numero ICQ, pagina WEB, telefono, E-Mail), ecc.
Contact Manager, ideato e realizzato da un italiano, è utilizzabile da tutti i programmi VaporWare e quindi anche da Voyager, che se ne serve per la gestione dei bookmark (segnalibri). Per chi si serve prevalentemente del software VaporWare, o comunque di programmi compatibili, i vantaggi sono evidenti: non sarà più necessario memorizzare gli stessi dati in tanti file diversi. Che si stia utilizzando un client IRC, un lettore di posta o, appunto, il browser, si disporrà di tutti gli indirizzi di amici, colleghi, siti ecc. con un'interfaccia comune ed in un singolo archivio.
Sul browser in sé non c'è molto da dire: le funzionalità sono fondamentalmente le classiche di ogni programma di questo tipo. Degne di nota comunque la velocità di visualizzazione di pagine complesse, la possibilità di disattivare i "meta refresh" (una funzionalità HTTP che sposta automaticamente l'utente su una nuova pagina, cosa a volte seccante) e la gestione dei tipi MIME, anch'essa centralizzata e condivisa con gli altri applicativi VaporWare.

AWeb-II 3.3

AWeb si discosta dall'approccio degli altri browser già dal primo impatto visivo. L'interfaccia grafica, basata non su MUI ma sulla più leggera (anche come richieste hardware) ReAction, la stessa utilizzata nel nuovo sistema operativo 3.5, concede poco all'estetica. Questo programma, scritto da un sistemista olandese cresciuto professionalmente fra mainframe e database aziendali, punta infatti più sulla funzionalità, la velocità e stabilità che sull'aspetto estetico.
AWeb è stato il primo browser Amiga a supportare JavaScript e tuttora vanta un'implementazione stabile e sicura, aspetto comune, quest'ultimo, agli altri browser Amiga e da non sottovalutare, soprattutto quando si pensa ai continui avvisi di pericolo relativi a falle nel supporto JavaScript dei programmi più famosi. E proprio in materia di JavaScript, AWeb presenta alcune delle sue funzionalità più interessanti: oltre a un completo debugger è disponibile un'opzione per sopprimere i banner che vari siti propongono in forma di finestrelle. Navigare fra le home ppage di Geocities, Xoom o dell'italiano Freeweb non è più un incubo!


Immagine AWeb su un sito molto particolare. In basso è visibile il pannello impostazioni con la lista dei domini da cui non vogliamo cookie.

Sempre nel campo della sicurezza meritano una citazione le opzioni per non inviare ai server l'intestazione HTTP contenente la pagina da cui si proviene (una piccola rivendicazione della propria privacy) e la possibilità di definire una lista di siti o domini dai quali rifiutare automaticamente i cookie. Riguardo i cookie, AWeb può operare sia in base alle specifiche definite da Netscape, sia seguendo lo standard di rete definito nel RFC 2109, garantendo quindi la massima compatibilità con i diversi tipi di server.
Parlando di compatibilità si arriva alla più interessante delle funzioni offerte da AWeb, che ha meritato persino una citazione all'interno dello speciale della trasmissione televisiva "Mediamente" sui browser alternativi. AWeb prevede tre differenti modalità di interpretazione del linguaggio HTML. La prima segue rigidamente le specifiche definite dal W3C. La seconda tollera gli errori più comuni e riconosce molte delle estensioni introdotte da Microsoft e Netscape. La terza, infine, cerca di correggere gli errori più grossolani (ad esempio commenti non chiusi, virgolette mancanti, ecc) che pregiudicherebbero la visualizzazione della pagina. In quest'ultima modalità vengono inoltre aggirati alcuni comuni errori di configurazione dei server web relativi alla gestione dei moduli.
Uno dei punti di forza di AWeb è la sua interfaccia ARexx: tutte le funzioni del programma sono utilizzabili come estensioni del linguaggio di script più diffuso su Amiga. Ad ogni singolo menù o funzione è stato assegnato un comando con diverse opzioni e parametri. Ciò ha permesso di rendere AWeb uno dei browser più configurabili in assoluto: struttura dei menù, menù contestuali, bottoni utente, toolbar e combinazioni di tasti sono tutti configurabili. Ad ogni voce può essere liberamente assegnato un comando interno o l'esecuzione di uno script ARexx esterno. Questo rende di fatto AWeb facilmente espandibile anche da parte degli utenti meno esperti.
Meritoria di citazione è infine la finestra con le informazioni sui trasferimenti in corso che consente di tenere sotto controllo tutte le attività del browser. Questa opzione, attualmente presente anche su IBrowse e Voyager, forse rappresenta al meglio la differenza fra i programmi più conosciuti e queste alternative.
Nei primi l'utente perde molto del controllo su quanto sta avvenendo. Accessi al disco senza motivo apparente, trasferimenti di enormi quantità di dati (HTML, immagini, applet, ActiveX) risultano sin troppo irritanti per chi si è (mal?) abituato ai programmi alternativi, ove l'utente, e non il sito web che sta visitando, è posto al centro dell'attenzione e ha facoltà decisionale su quello che vuole o non vuole scaricare.

Approfondimenti

Se Netscape ed Explorer potessero girare su Amiga...

I browser Amiga, per quanto efficienti e comodi da utilizzare, non sono sempre adeguati per tutte le necessità. Capita, talvolta, di voler consultare siti che sono stati realizzati sulla base delle specifiche funzionalità di Netscape o Explorer, oppure di dover provare il proprio lavoro su quelli che, comunque, sono gli standard di mercato.


Immagine Mac e Amiga (reale) insieme nella rete.

Gli utenti che necessitano, per diletto o per lavoro, dei browser più comuni, hanno trovato un'alternativa all'utilizzo del PC. Si tratta di ShapeShifter e Fusion, due emulatori Macintosh in grado di far girare su Amiga programmi per i sistemi Apple dotati di processori della famiglia 68k. Questi emulatori garantiscono ottimi risultati in quanto, avendo Amiga e Mac (almeno i modelli più vecchi) lo stesso microprocessore, l'emulazione si limita all'ambiente operativo e alla gestione dell'input/output, lasciando al processore reale dell'Amiga il compito di eseguire le istruzioni, senza quindi il calo netto di prestazioni che si avrebbe dovendo emulare una diversa CPU su un processore non velocissimo quale è il 68k.
Se a questo si aggiunge la possibilità di creare una LAN virtuale fra il Mac emulato e l'Amiga, consentendo di utilizzare contemporaneamente applicazioni Internet per l'uno o per l'altro sistema, ecco che la soluzione per far funzionare sin anche Explorer dell'”odiata” Microsoft diventa interessante anche per fini più pratici della mera sperimentazione.

...Voyager, IBrowse e AWeb girerebbero sul PC!

Chi ha abbandonato Amiga in tempi recenti ma vuole continuare ad utilizzarne il software, oppure chi, dopo aver letto questo articolo, si è incuriosito e vorrebbe provare i browser di cui abbiamo parlato ma non dispone di un'Amiga, può comunque farlo.


Immagine Amiga (emulato) e PC a spasso sul web. Notare, in AWeb, la finestra con la lista degli accessi in corso.

No, AWeb e gli altri non sono disponibili per Windows. E' però possibile dar loro un'Amiga fittizio su cui girare, servendosi di UAE, un emulatore noto prevalentemente per l'aspetto ludico ma che, se ben configurato, può offrire molto di più.
UAE emula un'Amiga con 68020 e fino a 32 MB di RAM (di cui 8 di memoria grafica, contro i 2 del sistema AGA originale). Una configurazione più che accettabile per un browser Amiga, soprattutto considerando che l'emulatore consente di utilizzare la scheda video del PC come se fosse una scheda grafica Amiga (velocizzando notevolmente l'aggiornamento grafico) e vede direttamente lo stack TCP di Windows. In pratica, così come su Amiga è possibile accedere a Internet contemporaneamente con Explorer (Mac) e AWeb, per citarne uno, su PC si può fare altrettanto. Naturalmente per ottenere i migliori risultati è necessario disporre di una CPU abbastanza veloce.

Indirizzi utili

Per maggiori informazioni e per scaricare i prodotti citati:

I siti sono stati verificati e aggiornati a maggio 2019.