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Introduzione

Dapprima fenomeno riservato alle radio commerciali che trasmettevano in Real Audio, oggi la moda delle netradio è diffusa a macchia d'olio. Analizziamo un altro aspetto della rivoluzione di Internet.

Oltre alla consultazione di siti ed al prelievo di file, va diffondendosi un altro utilizzo della grande Rete, ossia l'ascolto di flussi audio provenienti dalle più disparate parti del mondo e dai contenuti più diversi: musica commerciale o etnica, discussioni, programmi divulgativi e molto altro. Si tratta delle netradio, vere e proprie emittenti radiofoniche diffuse tramite web e disponibili 24 ore su 24. Rispetto alle radio convenzionali, trasmesse via etere, offrono una "sintonizzazione" precisa: addio affannose ricerche di frequenze, basta collegarsi ad un preciso IP per ascoltare un audio privo di interferenze o fruscio e di qualità solitamente paragonabile a quello delle radio normali (22 KHz), se non superiore poiché alcune emittenti propongono anche trasmissioni a 44 KHz (che è la frequenza di campionamento dei CD).


Immagine StreAmi su Nectarine: moduli a go-go!

La qualità dell'audio è strettamente legata alla banda a disposizione. Questo è l'unico punto debole di un fenomeno che permette a chiunque di diventare DJ senza aprire un'attività o cercare lavoro in qualche radio. Il "segnale audio" è un flusso dati in formato MPEG1 layer III (il "famigerato" MP3, insomma) erogato a getto continuo da un server verso il client dell'utente. La frequenza di campionamento dell'audio ed il suo livello di compressione determinano il numero di kilobyte necessari per ogni secondo di trasmissione. E' chiaro che maggiore sarà la qualità dell'audio maggiori saranno i KB che il server dovrà inviare. E' per questa ragione che sono rare le emittenti che offrono i 44 KHz/128 kbps tipici di un brano MP3 in qualità CD: tale audio richiede la trasmissione di circa 20 KB al secondo, più di quanto possa supportare una linea ISDN 128!
Ma cos'è esattamente la banda e come stabilire se la propria è sufficiente all'ascolto delle netradio? La banda, o meglio la "larghezza di banda", rappresenta il numero massimo di dati che l'utente può ricevere in un singolo istante. Si calcola dividendo per otto la velocità di collegamento (espressa in kilobit) ed ottenendo i kilobyte (unità di misura più comune) ricevibili in un secondo. Ne consegue che a 28,8 la banda massima è di 3,4 KB/s; a 33,6 sale a 4,2 KB/s; a 41,3 (velocità raggiungibile in V90 con centrali telefoniche di media qualità) è di 5,1 KB/s e a 57,6, per i più fortunati dotati di un buon impianto ed allacciati ad ottime centrali, è di ben 7,2 KB/s. Si tratta tuttavia di valori teorici. Le velocità effettive sono influenzate da diversi fattori: la conversione analogico/digitale dei vari modem (il proprio e quello del provider); i possibili rallentamenti in rete; il sovracarico dovuto alla trasmissione TCP dove, diversamente dai comuni collegamenti diretti modem/modem, ad ogni pacchetto dati si aggiungono varie informazioni necessarie all'instradamento dello stesso. Il risultato è che se anche il flusso di molte emittenti si attesta sui 2,5 o 3 KB/s, una connessione a 28,8 (che ricordiamo supportare una banda di 3,4 KB/s) non è sufficiente e comporta frequenti interruzioni dell'audio. Il collegamento a 33,6 (4,2 KB/s) solo in certi casi risulta più adeguato. In pratica i risultati migliori si ottengono con una connessione V90 (dai 5 KB/s in su) o ISDN (64 kbit equivalgono a 8 KB/s e senza l'appesantimento della conversione analogico/digitale). Calcolando le velocità è anche opportuno riflettere sul fatto che generalmente in rete si tende a variare le proprie attività: prelievo posta, navigazione web, magari chat su IRC o ICQ. Tutto questo, soprattutto la navigazione, sottrae banda e rende indispensabile averne a sufficienza.

Le radio

Scoraggiati? Speriamo di no, poiché, disponendo di una discreta velocità di connessione, si possono fare interessanti scoperte. La rete è piena di emittenti, basta collegarsi a siti come http://www.shoutcast.com o http://www.live365.com, scorrere gli elenchi e scegliere ciò che più interessa. La sintonizzazione è semplice, su PC: si "clicca" su un apposito link, il browser carica un file ASCII con estensione ".pls" e lo trasmette ad un client per le netradio, ad esempio WinAMP. Anche alcuni client Amiga supportano i file ".pls" ma, al momento, in maniera incompleta. E' quindi preferibile scaricare tali file e copiare a mano l'IP in essi presente.


Immagine http://www.shoutcast.com: tutto sulle netradio. Come sentirle, come farle (non su Amiga, per ora) e un'infinita lista di emittenti.

I siti citati sono dei portali e danno un'idea della vastità del fenomeno.  Tanto per fornire qualche indirizzo già da ora, citiamo alcune fra le netradio più curiose, cominciando da Nectarine (sito Internet http://nectarine.ojuice.net). E' uno dei migliori esempi della libertà che Internet regala: in quale altro contesto poteva nascere un'emittente che trasmette solo le produzioni musicali della scena demo? E si possono fare anche richieste, basta collegarsi al canale IRC dell'emittente e indicare la propria preferenza. Se disponibile, si potrà risentire il vecchio modulo che accompagnava tal demo. A chi preferisce i cartoni animati giapponesi, in particolare i più classici, è invece consigliato l'ascolto di Anime Old School (IP 24.221.67.52 porta 8000). Per gli appassionati di musica italiana e per gli italiani nel mondo c'è Radio ItalWeb (http://www.radioitalweb.com). Ai fan degli 883 è invece dedicata Radio883 (sito http://www.883network.com), che propone solo materiale inerente il gruppo: interviste, esibizioni live ed altro, il tutto autorizzato dal managment del complesso. A tale proposito è utile sottolineare che le netradio non sono come Napster: ascoltandole non si commette alcun illecito, a patto però di non salvare quanto si sta ricevendo (un'opzione presente in alcuni programmi). Normalmente è la radio che deve premurarsi di avere il diritto di trasmettere determinati materiali ma in alcuni casi (ad esempio per le emittenti ospitate da Live365) è il sito ospite che cura gli aspetti legati al diritto d'autore.

I client Amiga

Sebbene la tecnologia Shoutcast alla base delle netradio esista già da qualche tempo e sia totalmente aperta, a differenza di Real Audio che usa un protocollo di trasmissione e dei formati di compressione proprietari, solo in tempi recenti i programmatori Amiga hanno mostrato interesse per questo tipo di applicazioni. Il primo ad offrirne il supporto è stato Prostation Audio, un potente ma complesso programma di editing audio. L'uso non è dei più semplici: all'avvio di PSA bisogna individuare la finestra mixer e scegliere come sorgente "Internet", poi premere il tasto "rec" (in un'altra finestra, e se lo schermo è piccolo si sovrapongono...), immettere l'indirizzo e ascoltare. Funziona bene a

Immagine ProStation Audio: per chi volesse servirsi di questo potente ma caotico programma, ecco le impostazioni necessarie.

patto di usare la mpega.library versione 68k (per la frequenza delle netradio è comunque sufficiente) o WarpOS, poiché con quella per PowerUp si blocca inesorabilmente.
Una valida alternativa è il client dedicato StreAmi. Utilizza un'interfaccia MUI e anch'esso si appoggia alla mpega.library, in qualsiasi versione. Ha da poco superato i problemi di gioventù e sembra abbastanza stabile, anche se presenta ancora qualche difetto: connessioni lente in primis, ma anche crash in certe situazioni. Più recente è Streamer, creato appositamente per interfacciarsi ai browser. Supporta i file ".pls" pensati per WinAMP (ma non li interpreta tutti correttamente) e offre un'interfaccia spartana ma funzionale che si apre automaticamente sullo schermo del browser. Buono per chi naviga e discretamente stabile, anche se meno di StreAmi. L'ultimo arrivato nel panorama dei client Shoutcast è AmigaAMP, che dalla versione 2.8 può leggere i file ".pls" o collegarsi direttamente ad un indirizzo IP indicato. L'implementazione è discreta (quando funziona...), ma l'integrazione col resto del programma non è delle migliori: se è possibile aprire un ".pls" da menù, per collegarsi ad un IP bisogna lanciare il programma da shell, specificando l'indirizzo fra i parametri in linea di comando. Manca inoltre il supporto per i bookmark, presente invece in StreAmi e PSA.