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Il titolo di questo articolo potrebbe suonare anacronistico o frutto di fanatismo. In realtà si tratta di definire il termine"PC": se con questa sigla si intende un computer rispondente alle semplici caratteristiche di "IBM compatibile", cioè una macchina dotata di processore x86 e capace di far girare MS-DOS e le sue applicazioni, compreso Win 3.x, la risposta è certamente affermativa. Amiga lo può fare e con risultati più che soddisfacenti. Ciò che Amiga non può emulare è un PC moderno in grado di far girare a velocità ottimale anche Win2000, e non soltanto perché le nostre CPU sono vari ordini di grandezza più lente di quelle che si dovrebbero emulare.


Immagine PCTools, uno dei più celebri file manager per DOS.

Il problema è che oggi i PC hanno un'architettura spinta per compensarne le carenze, e a fare da collante fra processori che superano il GHz e le potenti schede audio/video vi sono bus e RAM estremamente veloci, non emulabili via software. Per giunta sono pochi gli Amiga dotati di RAM e spazio HD sufficienti alle richieste delle applicazioni per Win.
Ma allora all'Amiga cosa resta da fare? A che scopo emulare computer obsoleti? La risposta va ricercata nelle diverse esigenze che si possono avere. L'impennata hardware del PC è partita verso la metà degli anni novanta, più o meno in concomitanza con l'uscita di Win95. Ma i PC esistevano anche prima e negli anni hanno accumulato un patrimonio di applicazioni "DOS" non indifferente, soprattutto nel campo professionale.
Applicazioni che tuttora possono risultare necessarie e che spesso non esistono su Amiga. Parliamo di programmi per il disegno di circuiti, fogli elettronici (Lotus1-2-3 è l'antenato di Excel e per anni è stato usato in ambito aziendale) fino a quel "Turbo Pascal" tuttora utilizzato in molte scuole per insegnare le fondamenta della programmazione. Senza dimenticare MS-DOS stesso, alla base di Win9x e che dunque è opportuno conoscere in un'ottica lavorativa. Insomma, se con gli emulatori Mac è possibile usare applicazioni moderne assenti sull'Amiga, l'emulazione di un PC "DOS" apre le porte ad un parco software certo meno colorato, ma sulla cui utilità ora dovrebbero esserci pochi dubbi.


Immagine Terminate: il più famoso programma di telecomunicazione PC. Include BBS, point e una gestione fax che non ha nulla da invidiare ai software più blasonati.

Amiga vanta un gran numero di emulatori PC, a partire dal primissimo e lentissimo "Transformer". I titoli di maggior successo, evolutisi fino ai giorni nostri, sono PC-Task e PCX. I due non presentano sostanziali differenze di prestazioni. Il primo emula un 486 e riesce a far partire, al rallentatore, alcune vecchie versioni di Win95. Il secondo, pur supportando il set di istruzioni del Pentium, si ferma a Win3.11 ma offre risultati abbastanza dignitosi secondo le nostre prove su '040. Entrambi utilizzano tecniche di emulazione avanzate, come la ricompilazione dinamica del codice x86 in 68k. Questa soluzione, che su CPU molto veloci può fare la differenza, non ha portato ad impennate di velocità, se non nei benchmark. In sostanza, per le applicazioni testuali uno 030/040 è adeguato, mentre chi vuole usare Win3.x dovrebbe disporre almeno di '040, una partizione dedicata e 12/16 MB RAM.