Nota bene: l'articolo proposto in questa pagina è proprietà dell'autore e non può essere distribuito o riutilizzato in alcun modo o forma senza il suo consenso scritto.
Le informazioni qui riportate risalgono alla data di pubblicazione dell'articolo e non è detto che siano ancora valide o che rispecchino lo stato attuale dei programmi, le posizioni delle persone interpellate o quelle degli autori stessi.

Introduzione

Dunque, eccolo. Due mesi e mezzo di sviluppo, una corsa contro il tempo da parte di sviluppatori, betatester e traduttori ATO, cui forse è spettato il compito più duro viste le rigidissime scadenze del progetto.
Mentre scriviamo AmigaOS 3.9 è stato appena presentato al World of Amiga di Colonia. In questa breve anteprima presenteremo le caratteristiche salienti dell'aggiornamento, rimandando commenti ed approfondimenti alla recensione completa prevista nel prossimo numero.

Sebbene sia installabile anche su un Amiga dotato del solo 3.1, AmigaOS 3.9 è un aggiornamento della versione 3.5 del sistema e non un nuovo OS completo. Capirne la natura consente di inquadrare meglio prezzo e funzionalità del prodotto, senza creare illusioni e successive polemiche.
La versione 3.9 del sistema operativo va a coprire molte delle carenze del 3.5. Citiamo ad esempio la lamentata assenza di software per applicazioni multimediali, di uno stack TCP/IP completo atto a rendere il sistema "Internet ready" e l'incompatibilità fra il nuovo sistema di icone e alcuni noti tool per creare barre di strumenti sul WB.
AmigaOS 3.9 pone rimedio a questo e molto altro sia tramite l'aggiornamento dei componenti dell'OS e l'introduzione di nuovi programmi, sia per mezzo dell'inserimento di software di terze parti appositamente licenziato da Amiga Inc.

Programmi di terze parti



Immagine Sguardo d'insieme sul 3.9. In senso orario: la nuova finestra di informazioni sulle icone, PlayCD, l'orologio, le preferenze ASL, le impostazioni dell'orologio (notate la ColorWheel a 24 bit) e le impostazioni avanzate di AmiDock attorniate da barre di strumenti. La lingua inglese non spaventi i lettori: deriva da una scelta personale di chi ha realizzato l'immagine.

Se nell'aggiornamento precedente le modifiche erano soprattutto interne, tanto da far credere ad alcuni che non fosse cambiato alcunché, icone a parte, questa volta i programmi esterni fanno la parte del leone, mettendo un po’ in ombra le modifiche all'OS e facendo affermare ai soliti critici che l'aggiornamento altro non sarebbe se non una raccolta di software registrato. Se anche fosse, consentitecelo, il prezzo al pubblico renderebbe comunque conveniente l'acquisto!
Vediamo dunque cosa è stato integrato nell'OS, non allo scopo di rendere "più appettibile la torta" ma per estendere le funzionalità del sistema. Per quanto riguarda il Workbench sono presenti BenchTrash (un Cestino centralizzato simile al cestino di Macintosh e Windows, di cui include diverse funzioni) e RAWBInfo (finestra di informazioni sulle icone alternativa a quella del WB, basata su Reaction e dotata di vari optional).
I possessori di drive ZIP o JAZ apprezzeranno l'inserimento di IoMegaTools, un software per gestire pienamente i removibili IoMega. A chi ha spesso a che fare con archivi è dedicato UnArc, programma basato sulla libreria di decompressione XAD. Non serve più avere decine di scompattatori diversi, basta lanciare UnArc e trascinarvi sopra un archivio per vederne i contenuti e poter scegliere il cassetto nel quale scompattarlo. A colori i quali sentono la mancanza di una nuova CLI al passo coi tempi ecco la versione completa di ViNCEd, un console handler che aggiunge alla nostra shell barra di scorrimento, completamento dei nomi file tramite tasto TAB, macro ed altro ancora. In ambito multimediale trovano ora posto nel sistema MooVid 68k, ribattezzato Action, per vedere filmati AVI e QuickTime, ed Amplifier, noto player di AIFF, WAV ed MP3 che ora può essere utilizzato anche senza installare AHI.
Per quanto concerne Internet, infine, troviamo AWeb 3.4SE e Genesis. Il primo è un aggiornamento della versione 3.3SE, già inclusa nel 3.5, e presenta un migliorato JavaScript, nuovi plugin e funzionalità fra cui il supporto dell'attributo "FACE" nel tag HTML <FONT>, che permette ai webmaster di stabilire con quali caratteri le loro pagine dovranno essere visualizzate. Genesis è invece uno stack TCP/IP basato sullo storico AmiTCP e qui proposto in versione completa per soddisfare il crescente interesse verso la grande Rete. Il programma supporta sia la connessiomne tramite modem sia le LAN e può essere configurato tramite un semplice Wizard grafico.

Migliorie dell'OS



Immagine AmigaOS 3.9 installato “sopra” un sistema 3.1. La presenza di icone e strumenti vecchi e nuovi non è il massimo dell’eleganza grafica, pertanto è necessario un paziente lavoro di aggiornamento o sostituzione di programmi, patch e commodity con le nuove funzionalità del sistema operativo.

Iniziamo dal Workbench, le cui funzioni di gestione file ora possono essere sostituite da routine esterne senza bisogno di traballanti patch. Al momento in cui scriviamo è in fase di test un piccolo programma realizzato da Stephan Rupprecht, già autore del noto WBctrl (ora integrato nelle preferenze di sistema), che rende asincrono l'utilizzo del Workbench. Non si tratta del multithread che molti si aspettavano, ma è comunque un buon risultato. Dallo stesso autore l'aggiornamento di alcune classi Reaction. Oltre a ColorWheel e Gradient, cui è stato aggiunto il supporto per schermi a 16 bit, troviamo un nuovo gadget stringa con migliorie sia estetiche che funzionali. In particolare ora copia e incolla e annulla e ripristina operano in maniera similare alla classe TextInput di MUI, rendendo quindi uguale il funzionamento dei gadget stringa presenti in molti programmi indipendentemente dal tipo di GUI utilizzata.
Numerose le migliorie ad altri componenti dell'OS: nuove preferenze per ASL (ora è possibile decidere ad esempio dimensioni e posizione del requester); supporto cache per la lista dei font; librerie matematiche per ARexx; possibilità di impostare il ratio 1:1 per i pulsanti delle finestre; ricerca del testo e copia/incolla nel text datatype; il già citato supporto PPC (WarpOS) nel picture datatype e infine una funzione di ricerca file e/o contenuti direttamente invocabile dal Workbench e che consente di eseguire azioni sui file così rintracciati.
Fra i nuovi programmi merita la citazione d'onore AmiDock, un tool per creare barre di strumenti semplice come su Amiga non se ne erano mai visti: per configurarlo è sufficiente trascinarci sopra le icone dei programmi mentre per deciderne posizione e dimensione basta operare sugli appositi gadget. Non mancano comunque opzioni avanzate per gli utenti più smaliziati.

Le rogne

Fin qui le novità più intreressanti, ma per dovere di cronaca dobbiamo dar conto anche di due "magagne" occorse subito prima ed immediatamente dopo il rilascio di AmigaOS 3.9. A pochi giorni dalla presentazione, NDSi, l'azienda che ha sviluppato AmiTCP, ha dichiarato che Haage & Partner non disporrebbe di alcuna licenza sul loro programma, e che dunque il suo inserimento nell'OS rappresenterebbe un atto di pirateria. Subito la comunità si è divisa in due fazioni, pro e contro H&P. Evitando la ridda di voci più o meno disinteressate abbiamo preferito contattare direttamente la società tedesca, nella persona di Juergen Haage, che ci ha rilasciato la dichiarazione che segue:
“E' noto che abbiamo acquistato tutti i diritti, sorgenti compresi, da Active Technologies nell'agosto del 2000. Lo abbiamo annunciato tramite comunicati stampa il mese successivo. Personalmente considero l’annuncio di NDSi una trappola, visto anche il momento nel quale è stato fatto. Se avete mai gestito dei contratti sapete che non è possibile interromperli senza preavviso. Non apprezzo il loro stile. Ritenete serio rivolgersi al pubblico prima di intavolare una discussione con noi? Tutto ciò che vogliono è distruggere il mercato, ma non riesco a immaginare perché. Per favore assicurate i lettori del fatto che venderemo il 3.9 come annunciato. Siamo preparati a risolvere qualsiasi tipo di problema ma non lo faremo coinvolgendo il pubblico.”
Questo per quanto riguarda il “caso” NDSi. E’ però avvenuto un altro fatto, stavolta totalmente imputabile ad Haage & Partner e a chi ha compilato il CD: molte delle traduzioni realizzate da ATO risultano assenti o presenti in versione obsoleta nel CD finale, che sembra comprendere anche materiale di sviluppo interno. Al momento comunque non è dato sapere se il problema riguarda o meno anche l'italiano.