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In un mondo dove quotidianamente i media con la stessa indifferenza ci inondano di notizie su tragedie lontane o della nostra regione capita che un fatto possa colpire più di altri. Una bambina ferita dalla follia umana, una vita segnata per sempre, un grande dolore per lei e per i suoi familiari. E senti che devi fare qualcosa, che vuoi fare qualcosa. Non sei un dottore e non le puoi ridare ciò che ha perso, né sei in contatto con la famiglia e puoi conoscerla e abbracciarla per farle sentire che al mondo non ci sono solo persone cattive. Però vuoi fare qualcosa, lo senti dentro. E l'unica cosa che puoi fare, piccola ma nient'affatto indifferente, è pregare e chiedere ai tuoi amici di fare altrettanto. Pregare per il bene di un angelo di 9 anni che il giorno dopo dovrà affrontare un delicato intervento per tentare di rimediare alle ferite subite. Decidi di unire la preghiera alla passione per la tecnologia e pubblichi un messaggio sul tuo sito Internet personale, invitando gli amici a unirsi nella speranza, nella preghiera in Dio, nella scienza o in ciò in cui credono, per la buona riuscita dell'intervento e per il futuro della bambina.

"Una speranza per Francesca" nasce così: un sito web personale con un appello rivolto agli amici. Nel giro di poche settimane il "passaparola" di Internet fa il resto, arrivano i primi messaggi di speranza e amore per Francesca, altri siti decidono di aggiungere un collegamento all'iniziativa e sempre più persone aderiscono, nel privato con la preghiera e in forma pubblica firmando l'appello a pregare e a ricordarsi tutti di Francesca, la piccola vittima della follia di "Unabomber". Ricordarsene oggi che è ancora al centro dell'attenzione dei media, ma anche domani quando i telegiornali ci proporranno altre vicende e lei potrebbe trovarsi ad affrontare il disagio per ferite tanto invalidanti solo col supporto di familiari e amici intimi. E invece no: avrà sempre il sostegno di quelle migliaia (a oggi le visite sono oltre 3000, da tutto il mondo) di persone che sanno del suo dramma, sanno della sua sofferenza, la ricordano nelle loro preghiere e le vogliono veramente bene. E' vero che al mondo avvengono tante tragedie e molta gente soffre, non solo Francesca, ma credo che se ognuno di noi facesse qualcosa per ricordare e sostenere chi soffre forse vivremmo in una società più solidale, che non abbandona le persone a se stesse dopo il clamore di una diretta televisiva. L'iniziativa "Una speranza per Francesca" è raggiungibile presso http://www.unasperanzaperfrancesca.it (collegato anche al sito della nostra Parrocchia). Ringrazio sin d'ora chi vorrà partecipare.

Gabriele Favrin
(gabriele.favrin@unasperanzaperfrancesca.it)

Ringrazio di vero cuore don Armando per aver acconsentito alla pubblicazione di questo articolo.
Chi lo desidera può visitare il sito dell'iniziativa "Una speranza per Francesca".