Silly

Ciaooo!

Mi chiamo Silly e sono un piccolo, dolce e buon filo di silicone che dal 19 aprile del 1985 vive nell'occhio sinistro del mio papà, il sig. Gabriele Favrin che è anche tenutario di questo sito web (che io ho visto nascere pezzo per pezzo! WOW!).

Gabriele mi ha adottato quando aveva solo 13 anni e io mi sono impegnato per aiutare il suo occhio (è la mia casa!) a guarire da una brutta malattia, il distacco della retina.

In qualche mese con la mia presenza forte ho sistemato tutto e a dicembre dello stesso anno l'oculista mi ha fatto un piccolo taglietto perché il mio lavoro era finito e anzi facevo pure un po' male a Gabriele (ma giuro che non lo facevo apposta!). Sapete, ho avuto paura che mi portassero via ma per fortuna il dottore si è limitato a un taglio (non vi dico dove, ahiiiii!), così sono rimasto con Gabriele! Evviva!!!

Io sto bene con lui, è il mio papà e anche lui mi vuole bene: mi ha subito chiamato Silly e spesso mi parla e mi pensa, anzi a volte siamo complici: quando va sulla bilancia dice che tutti quei chili dipendono anche dalla mia presenza. Chissà cosa sono questi "chili" ma io devo averne tanti e ne sono felice perché così posso continuare ad aiutarlo! Yeppa!

Prima di andare vi voglio raccomandare di avere cura dei vostri occhi e se avvertite fastidi, dolori o lacrimazione andate subito da un oculista: potrebbe non essere nulla ma potrebbe trattarsi di qualcosa di serio che se individuato e curato per tempo si risolve ma che altrimenti può complicarsi. Gabriele aveva sottovalutato i sintomi del distacco della retina: se si fosse fatto visitare prima forse non avrebbe dovuto affrontare un intervento così impegnativo.

Adesso vi saluto tutti perché Gabriele ha preparato una serata speciale per festeggiare il mio compleanno! Dice che così accumuleremo qualche chilo in più... ancora non so cosa siano ma io lo aiuto!!!

Riflessioni...

Questa pagina nasce per gioco come per gioco sin dall'inizio ho dato un nome e un'anima a quel microscopico filo di silicone. Il ricordo dell'intervento è però anche spunto di riflessioni più serie. Non solo perché mi rendo conto che se nell'1985 avevo 13 anni ormai ho un vissuto da riannodare attorno a un metaforico gomitolo e con cui confrontarmi per cercare una linea coerente di vita (che paroloni...) ma soprattutto perché non posso non pensare alla persona che effettuò quell'operazione, una delle più serie che io abbia subito.

Si trattava del dr. Monterosso di Mestre. Con un intervento in microchirurgia durato ben cinque ore curò perfettamente un serio distacco retinico in un occhio già affetto da altre patologie e operato in precedenza numerose altre volte. All'epoca non c'erano gli strumenti odierni e sebbene le tecnologie in quel campo fossero comunque evolute (soprattutto nel reparto di Mestre diretto dal compianto prof. Rama, mio oculista da sempre), operazioni di quel genere richiedevano doti di pazienza, concentrazione e dedizione non comuni.

Ricordo con emozione e gratitudine il dr. Monterosso la cui vita finì tragicamente sei mesi dopo in un incidente automobilistico.

Grazie,
Gabriele Favrin